Anna Ruchat

“Notte del capricorno” and “Prima di tutto”

 

Notte del capricorno

Notte del capricorno     luce
della ragione     aspetta            
                                    forse non ti conosco.
Bevi     la limonata
                                    mentre passa
per la porta degli dei   l’anno
                                   della capra

una terra immobile accoglie
                                    i versi nuovi

sul tuo volto gelato vedo scorrere
                         lacrime di giada
cos’è                la speranza ora

         vita?     gioco?

attento              ballerino sul filo spinato
                        non barare

prima o poi scioglie       il ghiaccio Urano

                        o il sole di marzo

                        e nella valle della morte
                        germogliano                  i colchici

 

 

Prima di tutto

prima di tutto i figli
con le loro ciotole di latte azzurro
con la loro saggezza fragile
i figli            che hanno bisogno di scarpe
e di mani          e di monotonia
                        che sognano il  nostro passato
e vedere
quante cose già sanno
            e ascoltare
le loro storie di domani

prima di tutto i figli
imbandire per loro ogni sera         il firmamento
rimboccare il vento della notte
e ancora ascoltare         ascoltare

prima i figli       
e poi
ai margini dell’universo
            nel doppiofondo della giornata
angeli terribili                e amore senza
ritorno

 

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